Si torna a casa con tanta speranza.
Quelli ad Assisi sono stati giorni intensi di fede, preghiera e devozione proprio nei riguardi del santo patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi. Tante le celebrazioni e gli appuntamenti che la comunità diocesana di Cefalù ha vissuto nelle ultime 48h, dai solenni vespri, alla processione con la reliquia del Poverello oggi pomeriggio a conclusione della giornata e dei vari riti.
A margine di quanto detto, il vescovo di Cefalù, S.E.R. monsignor Giuseppe Marciante, insieme a monsignor Rosario Dispenza hanno incontrato la numerosa comunità diocesana, costituita da 230 pellegrini, accompagnata dai sindaci provenienti dai comuni di: Cefalù, Alia, Pollina, Castelbuono, Polizzi Generosa, Blufi, Bompietro, Campofelice di Roccella, Petralia Sottana, Valledolmo, Lascari e Isnello, che hanno voluto aggiungere qualche parola di ringraziamento al termine dell’esperienza.
Il vescovo, durante il suo discorso di ringraziamento per la partecipazione, ha voluto sottolineare che: “San Francesco – ha detto – unisce nel segno della pace e della fratellanza”. Valori che oggi più che mai la Sicilia, l’Italia ma in generale il mondo intero ha bisogno più che mai per allontanare queste pesti che hanno il nome di: guerra, cambiamento climatico, lotte fratricide, razzismo, malavita organizzata. Preghiere ed invocazioni che sono state poste a San Francesco, il frate “piccolo”, il servo umile che ascolta ed è vicino a chi soffre.
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