, , , ,

Polizzi Generosa, consegnata la cittadinanza onoraria al grande regista Martin Scorsese

Polizzi Generosa, consegnata la cittadinanza onoraria al grande regista Martin Scorsese

Martin Scorsese è ufficialmente “polizzano”.

La cittadina madonita si è trasformata in una grande aula dove alla presenza di centinaia di appassionati e cinefili, il grande regista Scorsese ha tenuto una masterclass insieme al regista bagherese Giuseppe Tornatore, anch’esso nome di spicco del cinema internazionale. Un evento più unico che raro, con i due registi che hanno avuto modo di poter apprezzare le bellezze della cittadina che diede i natali agli avi di Scorsese ed anche ad altri nomi noti come lo stilista Domenico Dolce.

Nel pomeriggio, il sindaco di Polizzi, Gandolfo Librizzi ha consegnato la cittadinanza onoraria al regista italoamericano: “l’incarnazione vivente della storia del cinema – ha detto il primo cittadino – che non ha mai dimenticato le sue origini siciliane e polizzane. La sorte del mondo ha donato a Polizzi personalità di assoluto valore e di così grande rilievo, dei geni, da cui trarre esempio e insegnamento”.

“Ricordo molto bene la mia giovinezza a Little Italy, – ha detto Scorsese – la mia prima telecamera è stata la finestra di casa mia perchè soffrivo di asma e non potevo uscire fuori. Il richiamo delle mie radici italiane, è stato sempre forte e dalla finestra potevo vedere il mondo. Ricordo che il venerdì sera facevano vedere i film italiani e sono stati proprio questi ultimi ad ispirarmi, nel mio quartiere si respirava la cultura italiana, ricordo ancora di aver visto un film ambientato durante la guerra dove un soldato parlava siciliano. Insomma il mio legame con la mia Sicilia è davvero fortissimo”.

Presente il nostro vescovo S.E.R. Monsignor Giuseppe Marciante che simpaticamente ha detto a Scorsese: “adesso anche lei è mio dicoesano”, ed anche padre Antonio Spadaro, già direttore della nota rivista “La Civiltà Cattolica” e adesso sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, siciliano anch’egli e amico di Scorsese con il quale ha stretto un amichevole sodalizio.

Il 3 marzo 2016, a New York, padre Antonio Spadaro incontra a casa sua Martin Scorsese per parlare di Silence, il film che il regista italoamericano ha dedicato alle persecuzioni dei gesuiti in Giappone, e del suo rapporto con la fede.

Quella prima chiacchierata, foriera di stimoli e suggestioni per entrambi, dà il via a un dialogo che prosegue ancora oggi. Un discorso che, attraverso vari incontri, affronta i temi cari a Scorsese: dall’infanzia in una New York molto diversa da quella che conosciamo ora fino ad arrivare al recente e bellissimo Killers of the Flower Moon, passando per profonde riflessioni sulla fede e la grazia che, in modo più o meno velato, traspaiono dalle sue opere.

Tra i frutti del dialogo, anche lo storico incontro tra papa Francesco e Scorsese e la scrittura, da parte di quest’ultimo, di una prima sceneggiatura per un film dedicato alla vita di Gesù, per rispondere a un appello del Santo Padre agli artisti.

In queste pagine, Spadaro e Scorsese ripercorrono la carriera del regista premio Oscar, i suoi pensieri sulla fede, le paure e le ispirazioni, donando al lettore un ritratto nuovo e inedito di uno dei principali esponenti contemporanei della settima arte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *