Vi ricordate QUESTO NOSTRO ARTICOLO?
La nostra redazione aveva affrontato e sollevato tale problema proprio subito dopo questa brutta pagina di storia del nostro territorio. L’Ente Parco delle Madonie, guidato dal commissario straordinario Salvatore Caltagirone, con una nota, ha tuonato forte contro tutti coloro che si sono resi protagonisti di queste nefandezze. E noi non possiamo che essere d’accordo!
“Da tempo – si legge nella nota – stiamo lavorando per fare ritornare le Madonie e i suoi luoghi più belli agli antichi splendori. In questi giorni, ad esempio, Piano Battaglia è stata presa d’assalto da centinaia di visitatori. Se da un lato può essere considerato un segnale positivo di interesse verso le Madonie, dall’altro questo “interesse” si è trasformato in uno scempio al territorio che non è più tollerabile”.
Le parole del commissario straordinario
“L’Ente Parco -afferma il Commissario straordinario Salvatore Caltagirone – deve promuovere il territorio ma allo stesso tempo salvaguardarlo e conservarlo come madre natura ce lo ha donato. Una fruizione consapevole e soprattutto civile è necessaria. Pertanto facciamo, ancora una volta, appello ai visitatori di questo splendido luogo, affinché venga assicurato il rispetto di un’area protetta riconosciuta tale anche a livello internazionale”. “A chi ha lasciato di tutto, persino cumuli di doposci rotti, mostrando non amore bensì disprezzo per la natura, lanciamo un appello alla civiltà. Non abbandonate i rifiuti. Per quanto possibile abbiate l’accortezza di riportarli a casa, farlo non è un demerito. Usate i cestini ed i cassonetti appositamente predisposti dalle Amministrazioni locali per tenere Piano Battaglia pulita. I nostri luoghi meritano rispetto, non disprezzo”.
Attenzione alle conseguenze del turismo di massa
Il territorio delle Madonie, è una delle aree naturali e culturali più affascinanti dell’isola. Le sue montagne, i paesi, le tradizioni e la biodiversità sono un patrimonio che attrae ogni anno migliaia di turisti. Tuttavia, il fenomeno del turismo di massa potrebbe mettere a rischio la sostenibilità di questo territorio unico. Se non adeguatamente gestito, il turismo di massa può causare danni irreversibili a livello ambientale, sociale ed economico.
Siamo detentori di una risorsa inestimabile che deve essere protetta dalle insidie del turismo di massa. Solo attraverso una gestione responsabile, che metta al centro la sostenibilità, l’autenticità e il rispetto per l’ambiente, sarà possibile preservare questo angolo di Sicilia per le future generazioni. Il turismo deve essere visto non solo come una fonte di reddito, ma come un’opportunità per educare alla bellezza e al rispetto del nostro patrimonio, valorizzando le comunità locali e facendo sì che il turismo diventi una risorsa per tutti.
Arginare il turismo di massa non significa bloccare il turismo, ma gestirlo in modo da favorire una crescita equilibrata e sostenibile. L’obiettivo è garantire che le destinazioni turistiche possano mantenere il loro fascino e valore nel lungo periodo, beneficiando sia i turisti che le comunità locali, senza compromettere l’ambiente e le tradizioni.
Care lettrici, cari lettori, sensibilizzate tutti coloro che magari non leggeranno questo nostro articolo, aiutateci a far comprendere a tutti coloro che girano lo sguardo dall’altra parte, che il cambiamento viene da tutti noi. Abbiamo una sola casa comune: RISPETTIAMOLA!
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