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“La musica è strumento di pace”, Papa Francesco a Sanremo con un videomessaggio di Speranza

“La musica è strumento di pace”, Papa Francesco a Sanremo con un videomessaggio di Speranza

Siamo abituati a vedere di tutto sul palco dell’Ariston?

Chi segue il Festival sa bene che, nel corso degli anni, non sono mancati momenti discussi e controversi. Eppure, ieri è accaduto qualcosa di unico, qualcosa di storico (e possiamo davvero dirlo): per la prima volta, un Papa ha preso parte, anche solo virtualmente, alla kermesse musicale più amata d’Italia. Papa Francesco è intervenuto poco dopo l’inizio del Festival con un videomessaggio, registrato probabilmente con un cellulare, nella semplicità che lo contraddistingue. Il suo intento era chiaro: lanciare un messaggio di vitale importanza al mondo intero carico di pace e speranza.

Il pontefice ha stupito tutti, ancora una volta. Le sue parole, cariche di significato, hanno toccato il cuore degli spettatori in teatro e a casa. Il pubblico ha ascoltato in silenzio, rapito dall’emozione, per poi esplodere in un lungo applauso, segno di quanto il suo intervento sia stato sentito e apprezzato. Papa Francesco, il “Papa della Pace e della Speranza”, intervenendo a Sanremo ha ribadito un concetto fondamentale: la musica è un linguaggio universale che unisce i popoli e può diventare strumento di dialogo e armonia. Un momento che resterà impresso nella storia del Festival e nel cuore di milioni di persone.

La musica strumento di Pace

Quella di ieri è stata una giornata davvero particolare per il mondo intero, si è celebrata infatti la Giornata Internazionale dell’Ammalato, e Papa Francesco, nel suo videomessaggio, ha ricordato anche con affetto la Giornata Mondiale dei Bambini e il ruolo della musica come strumento di bellezza e pace, capace di unire i popoli. Ha condiviso un ricordo personale della madre, che gli spiegava l’armonia della musica, e ha sottolineato come molti bambini, invece, non possano cantare a causa delle sofferenze provocate da guerre e ingiustizie. Il Papa ha ribadito che la guerra è sempre una sconfitta e ha espresso il desiderio di vedere riconciliazione e pace tra chi si è odiato. Infine, ha augurato a tutti di vivere serate all’insegna della musica, capace di aprire i cuori all’armonia e alla fratellanza.

Il testo

“Carissimo Carlo, ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo. Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli”, dice il pontefice nel videomessaggio.

“Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare. Pensando al tuo invito – aggiunge Francesco – penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica”.

“Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno”.

Si: la musica può essere benissimo un veicolo di Pace!

Giovanni Azzara

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