Si è concluso il secondo Raduno dei Geracesi emigrati in altre parti dell’Italia, in questo caso in Toscana.
Un pellegrinaggio con un fitto programma, iniziato con la Santa Messa al Duomo di Empoli, insigne Collegiata di Sant’Andrea dove don Scileppi ha voluto ricordare il noto pittore fiorentino, Jacopo da Empoli, che ha dipinto la preziosa tela della Madre Annunziata, poi a Prato l’incontro con i giovani e gli alunni della professoressa Anna Schicchi e di altre scolaresche del comprensorio a colloquio con il procuratore Nicola Gratteri dove si è riflettuto su tematiche riguardanti la Giustizia e la Legalità. Poi, la Santa Messa nel Duomo di Pisa, con visita ad alcuni luoghi della città, il saluto e la benedizione di S.E.R. monsignor Giovanni Paolo Belotti, Arcivescovo Metropolita di Pisa, alla comunità di Geraci Siculo. Visita a Barbiana nei luoghi di don Lorenzo Milani, ancora al comune di Figline e Incisa Valdarno (FI) e qui l’incontro con il Sindaco, dottor Valerio Pianigiani. Infine, a Firenze, la Santa Messa e il saluto di mons. Giancarlo Corti, Vicario Generale dell’arcivescovo di Firenze, Mons. Gherardo Gambelli.
Emozioni ed emigrati
A queste celebrazioni si è spiritualmente unito il Vescovo della Diocesi di Cefalù, a cui appartiene la Comunità di Geraci Siculo, Mons. Giuseppe Marciante, il quale ha portato il suo saluto alla comunità geracese in Toscana. “Sono stati giorni di festa e di tante emozioni! – scrive don Santino Scileppi sulla pagina della Parrocchia – Diversi di voi da tempo che non si incontravano. Magari sono venuti molti anni fa in Toscana in cerca di lavoro e hanno posto le basi delle loro famiglie in questa terra, senza più tornare, se non per qualche giorno di ferie o per qualche problema di famiglia. Tanti i cittadini Geracesi, e un po’ di tutto il meridione, emigrati in diverse parti dell’Italia. Proprio tanti! Interi paesi svuotati e tante case sbarrate per causa dell’emigrazione. Per noi che siamo rimasti è triste constatare tutto questo! Tuttavia, ci conforta il fatto di sapere che ognuno si è realizzato nei diversi ambiti lavorativi e professionali e ha cercato di portare avanti il percorso della propria vita e quello della propria famiglia con enormi sacrifici e con grande dignità”.
La preghiera
«O Signore proteggi i migranti,che hanno lasciato la terra di origine, percorrendo strade del mondo con umiltà e sacrifici, integrandosi nel rispetto culturale e religioso. Aiutali, Signore, ad essere fedeli alla propria identità di origine e alle loro radici culturali e spirituali, trasmettendone i valori ai loro discendenti. Ti raccomandiamo inoltre i nuovi ‘’emigranti’’. Giovani e adulti che si recano altrove per ragioni di studio o per il lavoro: coltivino la famiglia come valore primario, fedeli alla propria identità. Accogli con Amore quanti sono ritornatinella patria del Cielo. Tu solo potrai dar loro la vera ricompensa. Fa che nel mondo possa regnare la pace e i popoli si riconoscano fratelli. Le frontiere, tante volte attraversate dai migranti, siano una porta per incontrarsi e non una barriera per dividersi. Te lo chiediamo per intercessione di Maria SS.ma Annunziata e dei Santi Apostoli Bartolo e Giacomo». Amen!
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