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Diocesi: “La Speranza non è Reato”, don Luigi Ciotti guida il terzo ritiro spirituale 2025 a Poggio Maria

Diocesi: “La Speranza non è Reato”, don Luigi Ciotti guida il terzo ritiro spirituale 2025 a Poggio Maria

Oggi giovedì 13 febbraio ha avuto inizio il terzo ritiro spirituale presso la Casa Soggiorno Poggio Maria, un momento di riflessione profonda sul tema: “La speranza non è reato”. Un concetto forte, incisivo, che si radica nell’essenza stessa della dignità umana.

“La speranza non è reato. Non può essere reato sperare di migliorare le proprie condizioni di vita. Senza speranza non c’è vita ma soltanto sopravvivenza. E a volte neppure quella, quando la situazione intorno è fatta di guerra, carestia, persecuzioni e violenze. Eppure noi pretendiamo di decidere chi ha diritto di sperare, e chi no. Chi ha diritto di vivere, e chi no.” Queste parole di don Luigi Ciotti risuonano come un monito alla coscienza collettiva. Il presbitero dell’Arcidiocesi di Torino, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, ha guidato questo momento di spiritualità con il carisma e l’esperienza di chi da sempre si batte per la giustizia e per i diritti degli ultimi. Il Gruppo Abele opera da anni al fianco di persone in situazioni di fragilità: chi lotta contro le dipendenze, donne sfruttate e vittime di violenza, migranti, senzatetto e giovani in cerca di una via. La sua missione è diventata un punto di riferimento nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.

Il ritiro si è aperto alle 9:30 con l’invocazione allo Spirito Santo e la celebrazione dell’Ora Terza. Successivamente, i partecipanti hanno vissuto un intenso momento di meditazione e Adorazione Eucaristica, centrato sul valore della speranza come fondamento della fede cristiana. Poco dopo, è stato il momento della collatio e delle comunicazioni del vescovo, occasione per condividere riflessioni e progetti futuri. La giornata si concluderà alle 12:30, con un pranzo fraterno, segno di comunione e condivisione, valori essenziali per un cammino di fede autentico.

Un’esperienza di grande spessore spirituale e umano, che ha rafforzato nei presenti la consapevolezza che la speranza non può mai essere negata, perché è il primo passo verso la giustizia e la dignità di ogni uomo.

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