Al via la prima giornata del Workshop “TOURITAGE.
Progetto di sviluppo del patrimonio guidato dal turismo – ISP (Programmi di studio intensivo) «Approcci innovativi per il knoledge, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale»”, avvenuta presso il complesso della basilica Cattedrale di Cefalù e tenuta dall’Università di Palermo (Dipartimento di Architettura) in convenzione con l’Archeoclub di Cefalù e l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiali e il Museo Diocesano Diffuso diretto dall’arch. Massimo Trobia che ha aperto la giornata con i suoi saluti.
L’evento, inserito nel progetto triennale multidisciplinare dell’Archeoclub di Cefalù “Le pietre identitarie: lumachella, la pietra di Cefalù” e all’interno del programma Erasmus, ha visto la partecipazione di esperti, accademici e studenti ed ha posto l’accento sull’impiego di tecnologie avanzate di laser scanning e 3D modeling per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico.
Presente al workshop anche una classe del Liceo Artistico “IISS Jacopo Del Duca-Diego Bianca Amato” di Cefalù, indirizzo Architettura e Ambiente.
Nella mattinata, presso il chiostro canonicale, i docenti dell’Università di Palermo, Mauro Lo Brutto, Francesco Di Paola, Rino Vinci e Rossella Corrao, hanno mostrato l’utilizzo di laser scanner 3D e scanner 3D a luce strutturata e le applicazioni per le quali questi dispositivi risultano più adatti.
Questo tipo di approccio, infatti, consente non solo una migliore conservazione, ma anche la creazione di modelli tridimensionali che possono essere utilizzati per la progettazione, la ricerca e la fruizione del patrimonio. Terminata la parte teorica si è passati a quella pratica, con studenti che hanno avuto la possibilità di rilevare un capitello normanno ed una corsia del chiostro canonicale.
Presente all’evento anche il vescovo S.E.R. monsignor Giuseppe Marciante che in maniera entusiasta ha così espresso il suo augurio: “Ben felici che la scuola e l’università si interessino al lavoro realizzato dai nostri antenati, provenienti dal mondo greco, arabo e latino, tra questi archi che raccontano una storia molto antica. Auguri”.
La mattina si è poi conclusa con una riflessione sull’importanza di integrare la ricerca scientifica con le pratiche di restauro e gestione, al fine di preservare il nostro patrimonio culturale per le future generazioni.
Nel pomeriggio, l’evento si è svolto presso la Cattedrale di Cefalù, dove il dott. Valerio Di Vico, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiali, ha illustrato la basilica, ponendo l’accento sulle evoluzioni storiche ed architettoniche dell’edificio normanno, spostandosi successivamente ai mosaici, alle torri della Cattedrale e al chiostro canonicale.
Salvatore Varzi
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