Ieri, domenica 10 novembre 2024 si è celebrata la Giornata Diocesana dei Poveri.
Tema di quest’anno, in comunione con il Messaggio di Papa Francesco per l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, è stato: “La preghiera del Povero sale fino a Dio”.
Il Vescovo di Cefalù, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, alle 10.00 ha presieduto la Celebrazione Eucaristica presso la Parrocchia San Francesco di Cefalù e dopo ha condiviso, nella gioia fraterna il pranzo con gli ‘ospiti’ della Casa d’Accoglienza Maria Santissima di Gibilmanna.
Intensa la partecipazione dei fedeli accorsi come ogni domenica al santuario, con l’aggiunta dei bambini e dei genitori del corso della Prima Comunione, degli ospiti delle case famiglia “Regina Elena” e “Carlo acutis”, questi ultimi accompagnati dal vicario generale don Giuseppe Licciardi in qualità di rettore delle due strutture, dagli educatori, e infine gli ospiti della casa di accoglienza Maria Santissima di Gibilmanna.
“Questa giornata, – ha detto al nostro giornale fra Salvatore Vacca in qualità di presidente della casa di accoglienza Maria SS di Gibilmanna – è stata occasione per far comprendere l’importante lavoro che la chiesa locale svolge quotidianamente prendendosi cura e premura delle famiglie e dei più fragili e deboli della società civile. Essa è infatti molto presente sul territorio, punto di riferimento dell’uomo contemporaneo. La chiesa fa comunità. Ringrazio ancora una volta il nostro vescovo per la sua attenzione puntuale e per la condivisione dell’8×1000″.
A celebrare la Santa Messa, il vescovo Marciante, il quale durante la sua omelia ha commentato e preso in studio il passo evangelico della “vedova povera”, occasione per invitare alla condivisione visione della Lettera Pastorale pubblicata in occasione dell’apertura dell’Anno Pastorale 2024/2025 dal titolo “non lasciamoli soli”. Alla medesima lettera ha fatto puntuale riferimento fra Salvatore vacca, leggendone prima del pranzo con la comunità dei poveri, alcuni passaggi.
Pranzo che ha visto la presenza di ben 100 persone, grazie anche al lavoro sinergico di un gruppo di famiglie e signore volontarie che da due anni prestano servizio presso le case di accoglienza, cucinando il pranzo per gli ospiti ogni domenica. Molto gradito è stato il segno offerto dai ragazzi delle comunità “Regina Elena” e “Carlo Acutis” che hanno preparato per tutti i commensali, impegnandosi in prima persona.
La giornata, svoltasi in un cordiale clima di amore, fratellanza e condivisione, si è conclusa con l’omaggio dei dolci da parte del vescovo Giuseppe, un’offerta che ha riscaldato ulteriormente i cuori di tutti i presenti.
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