Dopo il prodigio della cessazione della peste che aveva decimato la popolazione palermitana, Don Gaspare La Grutta Guccio fondatore della Città di Campofelice nel 1699 fece costruire la Chiesa Madre e la consacrò a Santa Rosalia che divenne Patrona del Paese.
Da allora, ogni anno il 4 settembre la cittadina madonita vive intensamente questa festa, con tantissimi atti di devozioni nei confronti della “Santuzza” che, si celebra in contemporanea a Palermo dove è Patrona. Un momento in cui tutta la cittadinanza si raduna attorno alla Santa, portandole non solo doni ma anche tante richieste e speranze, soprattutto per coloro che soffrono, gli ammalati e tutti coloro che non potranno prendere parte alle funzioni religiose.
“In occasione dei festeggiamenti di S.Rosalia -scrivono i pellegrini su Facebook – è sembrato doveroso portare una tradizione ormai quasi persa nella nostra comunità, ovvero l’allestimento dei balconi con tovaglie ricamate di un certo pregio, luci o candelabri per illuminare il percorso processionale”, un segno che sembrava svanito, ma che invece tornerà a far sfavillare le vie di Campofelice per rendere omaggio e onore alla Santuzza.
Al termine della giornata, ci sarà un momento di saluto per il Rev.do Don Saverio Martina il quale ha ricevuto l’incarico di Parroco delle Parrocchie Santi Apostoli Pietro e Paolo e Santa Maria di Gesù in Caltavuturo.
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