Legalità, attenzione per il territorio ed educazione dei giovani.
Si è conclusa a Petralia Sottana la Settimana della Legalità, organizzata dalla Parrocchia Maria Santissima Assunta e giunta alla sua terza edizione. Sono stati giorni intensi dove al centro è stata posta l’educazione alla legalità rivolta specialmente ai giovani che hanno preso parte alle iniziative messe in campo. Particolare emozione per l’arrivo delle reliquie del Beato Rosario Livatino magistrato siciliano che si è occupato delle più delicate indagini antimafia, di criminalità comune ma anche, nel 1985, di quella che poi negli anni 1990 sarebbe scoppiata come la “Tangentopoli siciliana”, ucciso la mattina del 21 settembre 1990 sul viadotto Gasena lungo la SS 640 Agrigento-Caltanissetta mentre, alla guida della propria auto, si recava in Tribunale.
Di notevole spessore anche la presenza di Don Anotnio Coluccia prete sotto scorta che opera nella periferia di Roma, e che ha ricordato l’importanza di abitare il territorio delle nostre città dove cresce il disagio, l’indifferenza e il potere della malavita: “Ai giovani – ha detto Coluccia in un’intervista a Vatican News – diciamogli che gli vogliamo bene e li sentiamo parte di noi”, e Francesco Zavattieri, padre di un ragazzo vittima della droga. La comunità ha poi accolto l’Arcivescovo di Agrigento, Mons. Alessandro Damiano, che ha celebrato la messa alla presenza delle autorità civili e militari, con la presenza dell’onorevole Ismaele La Vardera, Vicepresidente della Commissione Antimafia, che ha incontrato i cittadini e i bambini dell’oratorio Carlo Acutis.
Presenti anche i tecnici della Stazione Palermo e della Squadra Petralia Sottana del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelelologico (#CNSAS) hanno steso il tricolore italiano, dal campanile della Chiesa Madre di Petralia Sottana, suscitando profonda commozione ed ammirazione nella popolazione, mentre domenica 8 è stata distesa, dal medesimo campanile, la bandiera con i colori della Città del Vaticano. Prezioso il supporto della BCC che ha offerto un importante contributo per la realizzazione dell’evento, realtà che sempre molto attenta a questo tipo di iniziative.
Il tutto sotto l’organizzazione dei parroci Don Giuseppe Murè e Don Giuseppe Garofalo.
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