«Al giornalismo si arriva non tanto scegliendo un mestiere, quanto lanciandosi in una missione, un po’ come il medico, che studia e lavora perché nel mondo il male sia curato. La vostra missione è di spiegare il mondo, di renderlo meno oscuro, di far sì che chi vi abita ne abbia meno paura e guardi gli altri con maggiore consapevolezza, e anche con più fiducia. È una missione non facile. È complicato pensare, meditare, approfondire, fermarsi per raccogliere le idee e per studiare i contesti e i precedenti di una notizia».
Partendo da questa frase di Papa Francesco, è subito chiaro e lampante la linea editoriale di questo giornale. Diocesano certo, ma non per questo lontano dalla realtà della vita quotidiana, anzi, vicino a quelle che sono e saranno le esigenze delle persone. Vogliamo raccontare ogni angolo di questo meraviglioso e incredibile territorio, dando voce a tutte quelle realtà che fino ad oggi hanno avuto una certa marginalità nella cronaca quotidiana del territorio. Ascoltare, Approfondire e Raccontare, sono e saranno quindi queste le tre colonne portanti del nostro giornale che punta dritto «a quel faro da seguire: la ricerca della verità».
Le sfide che ci attendono sono tante e diverse l’una dall’altra: siccità, cambiamenti climatici, incendi, spopolamento e tanto altro ancora. In questo clima davvero incredibile, “Il Cefalino” vuole essere un faro di Speranza per tutto il territorio diocesano. Inizieremo pertanto questo cammino coniugando l’informazione con la riflessione, il parlare con l’ascoltare, il discernimento con l’amore, entrando all’interno dei vostri dispositivi in punta di piedi, con garbo e delicatezza. Racconteremo il territorio nelle sue varie sfaccettature, saremo vicini, anzi vicinissimi ai giovani, coinvolgendoli in questo progetto editoriale che vedrà l’utilizzo delle nuove tecnologie e forme di comunicazione, racconteremo quindi la vita quotidiana della Chiesa di Cefalù.
Una voce nuova in questo marasma mediatico mondiale che spesso crea false illusioni, con le cosiddette “fake news” che tanto male fanno, specialmente ai fragili. Vogliamo fortemente promuovere la «cultura dell’incontro e non dello scontro; la cultura della pace e non della guerra; la cultura dell’apertura verso l’altro e non del pregiudizio», costruendo ponti di pace, informando le persone in maniera costruttiva, nessun giudizio, lontani dal diffamare, creare scandali o peggio ancora: disinformare. Ecco perché all’interno di questo strumento di comunicazione non troverete solo notizie diocesane, racconteremo tutto ciò che accade nel territorio: dalla cronaca agli eventi, dalla cultura all’ambiente, ci sarà spazio per tutti.
Ringrazio quindi di cuore, S.E.R. Monsignor Giuseppe Marciante per la fiducia mostrata nei miei confronti, lo stesso che ha creduto fortemente in questo progetto, e quindi il suo segretario, Valerio Di Vico, Don Franco Mogavero, Dario Barà per il lavoro sinergico attuato in questi mesi, e il caro amico, l’avvocato Andrea Cartella per il supporto. Posso dunque affermare con certezza che questo nuovo progetto, sarà «fondato sulla solida roccia della responsabilità nella verità, – come ha detto Papa Francesco – non sulle sabbie fragili del chiacchiericcio e delle letture ideologiche; che sta nel non nascondere la realtà e anche le sue miserie, senza edulcorare le tensioni ma al tempo stesso senza fare clamori inutili, bensì sforzandosi di cogliere l’essenziale» e sotto la protezione di Maria SS. di Gibilmanna.
Seguiteci, vi aspettiamo: buona lettura!
Giovanni Azzara
Direttore responsabile – Il Cefalino
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