Celebrata in cattedrale la messa interforze in preparazione alla Pasqua, il vescovo Giuseppe: “Abbiamo bisogno di una cultura della pace”

Celebrata in cattedrale la messa interforze in preparazione alla Pasqua, il vescovo Giuseppe: “Abbiamo bisogno di una cultura della pace”

Foto: Salvo Ciano

Ieri, nella nostra splendida Cattedrale di Cefalù, si è celebrata la Santa Messa Interforze in preparazione alla Santa Pasqua. Un momento di profonda riflessione e preghiera, che ha visto la partecipazione delle autorità militari e civili, riunite sotto la guida del vescovo Giuseppe.

Durante la sua omelia, il Vescovo ha posto l’accento sul valore della libertà, intesa come capacità di scelta tra il bene e il male, sottolineando che ogni decisione ha conseguenze sia personali che collettive. Tuttavia, ha ricordato che la redenzione rende sempre possibile il cambiamento: “Il Papa – ha detto il Vescovo – dice, viene a voi affidata una grande missione che abbraccia molteplici dimensioni della vita sociale e politica. La difesa dei nostri paesi, l’impegno per la sicurezza, la custodia della legalità e della giustizia, la presenza nelle case di reclusione, la lotta alla criminalità e alle diverse forme di violenza che rischiano di turbare la pace sociale. Il vostro, certamente, è il compito della sentinella della società”.

Rivolgendosi alle forze dell’ordine, il Vescovo ha ribadito il ruolo cruciale che esse ricoprono non solo nella repressione del male, ma anche nella protezione dei più deboli e nella promozione della pace. Citando ancora il Pontefice, le ha esortate a essere “sentinelle” della società, capaci di vigilare non solo contro il crimine, ma anche contro la tentazione della violenza e della guerra: “Le vostre divise, la disciplina che vi ha forgiato, il coraggio che vi contraddistingue, il giuramento che avete fatto, sono tutte cose che vi ricordano quanto sia importante non soltanto vedere il male per denunciarlo, ma anche a rimpegnarsi perché non si faccia naufragio, con una missione a servizio del bene, della libertà e della giustizia. Carissimi, il vostro essere presenti nelle nostre città, anche nelle periferie, anche nei luoghi più lontani e sperduti. Questa vostra presenza è importante perché è una missione a servizio del bene, una missione a servizio della libertà e della giustizia. E la vostra presenza, il vostro stare sempre dalla parte della legalità e dalla parte dei più deboli diventa per tutti noi un esempio e un insegnamento. Ci insegna che il bene può vincere nonostante tutto”.

L’omelia si è poi soffermata sull’importanza del Vangelo come guida per diffondere il bene e contrastare il male. Il Vescovo ha enfatizzato la missione delle forze dell’ordine come un vero servizio alla vita e alla fraternità. Infine, ha concluso con un augurio di pace e benedizione in vista della Santa Pasqua: “Noi preghiamo perché i fuochi di guerra che si sono accesi in diversi paesi possano presto spegnersi e non programmare nuove guerre, nuovi armamenti. Abbiamo bisogno invece di una cultura che inculchi la legalità, la giustizia, ma in modo particolare la pace. Ecco, visto nel tempo trasformarsi la vostra missione in missione di pace. Quante missioni di pace organizzate voi, specialmente nelle zone che sono teatro di guerra? E personalmente vi ringrazio per il dono della vostra vita. Adesso esaltata in modo particolare dalla santità di un vostro collega, Salvo D’Acquisto. Una figura esemplare, straordinaria, che veramente dà senso, valore, alla vostra missione e alla vostra opera”.

Parole che hanno lasciato un messaggio di speranza e rinnovamento spirituale, nel segno della Pasqua imminente.

Foto: Salvo Ciano

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