Quando si parla di Sicilia, si deve per forza parlare di mare.
L’isola pù grande del Mediterraneo, la culla della civiltà, sono solo alcuni degli infiniti appellativi che potremmo accostare alla nostra straordinaria e spesso maltrattata Isola, ma qui parliamo di cose belle, per fortuna. L’autorevole The Daily Telegraph, storico giornale britannico fondato nel 1855 a Londra, ha stilato proprio in questi giorni, una classifica delle più belle e brutte spiagge d’Europa. Cefalù, Lascari e Pollina fanno parte, chiaramente, delle spiagge tra le più belle d’Europa. Come dargli torto? Non possiamo che essere d’accordo ma attenzione allo spettro dell’overtourism, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Di questo sicuramente ne parleremo prossimamente, merita attenzione.
Tuttavia, il Telegraph fornisce questa spiegazione: “A favourite for many reasons, not least a host of good memories across several visits, notably relaxing here after a hike through the Madonie mountains from Enna, at Sicily’s heart. It’s a perfect little medieval town (visitsicily.info/en/cefalu) made special by its sublime setting – under an immense, step-sided crag – and a matchless Norman Romanesque cathedral that frames the palms and pretty cafés on Piazza del Duomo. It’s only a small town beach, but nearby Salinelle, Caldura and Pollina offer further options”. Che tradotto vuol dire: “È una delle mete preferite per molti motivi, non ultimo una serie di bei ricordi legati a diverse visite, in particolare il rilassamento qui dopo un’escursione attraverso le Madonie da Enna, nel cuore della Sicilia. È una perfetta cittadina medievale (visitsicily.info/it/cefalu) resa speciale dal suo scenario sublime – sotto un’immensa rupe a gradoni – e da un’impareggiabile cattedrale romanica normanna che fa da cornice alle palme e ai graziosi caffè di Piazza del Duomo. È solo una piccola spiaggia cittadina, ma le vicine Salinelle, Caldura e Pollina offrono altre opzioni”.
Tra le più brutte c’è purtroppo quella di Ostia, nel Lazio, la quale ha ricevuto questa valutazione: “Anche per una persona che ha ancora pochi termini di paragone, dal punto di vista balneare, era chiaro che mentre la sabbia sembrava più o meno a posto, l’acqua era davvero da evitare. Le file di moderni condomini come sfondo, con appena un accenno di verde, non aiutavano”.
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