Finalmente a Cefalù è arrivata la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’UniCamillus.
Chi ci credeva e chi era restio, fatti non parole, Cefalù ha adesso una prestigiosa facoltà di Medicina e Chirurgia con sede presso l’autorevole sede del “Giglio”. Una data storica per la città, per la sanità del territorio e dell’Isola che vede l’arrivo di tanti nuovi studenti provenienti non solo dal territorio siciliano ma bensì da ogni parte d’Italia. Insomma, adesso il sogno è realtà, quello di oggi infatti, è stato il primo dei primi giorni, considerando che le matricole dell’anno accademico 2024-2025 di UniCamillus a Cefalù sono in assoluto anche i primi studenti siciliani (almeno per scelta di sede universitaria!) che l’Ateneo Medico accoglie.
L’intesa tra UniCamillus e Istituto Giglio è stata immediata, e ha dato vita ad una collaborazione ricca di entusiasmo, apertura e positività: tutti elementi che diventano un ulteriore benefit per gli studenti che ne sono destinatari e attori. È quanto afferma anche il Dott. Giovanni Albano, Presidente della Fondazione Giglio, che ha accolto le matricole di UniCamillus in questo giorno speciale: «Siamo estremamente orgogliosi e fieri di essere insieme ad UniCamillus per mandare avanti un progetto importante, quello della formazione di medici, figure fondamentali in questa società, con lo scopo di contribuire a risolvere l’annoso problema italiano di carenza di personale sanitario. Per questo vi siamo immensamente grati per la vostra presenza».
La proposta del Vescovo Marciante
La proposta, è arrivata lo scorso anno dal vescovo Marciante in occasione della festa del Santissimo Salvatore, durante la sua omelia, parlando proprio di quell’emergenza di medici e infermieri di cui la Sicilia è in sofferenza e “perciò . aveva detto – non ci si fermi alle parole, ma ci sia dato di vedere una nuova primavera scientifica, culturale, sanitaria ed economica”. Quest’anno, in occasione della medesima solenne festa Patronale, Marciante è ritornato a paralre della prospettiva di migliorare la qualità di vita della comunità e del comprensorio tutto a lungo termine, per tal motivo: “guardiamo con favore – aveva affermato il Vescovo – alla possibilità di dotare Cefalù di una sede decentrata della facoltà di medicina e chirurgia, che guardi al futuro di coloro che la abitano e delle vita stessa, dato il grande bisogno di medici e professionalità nel settore sanitario che vi è. Una sede universitaria decentrata é un segno di democrazia e parità sociale per chi non può permettersi di viaggiare o di andare fuori sede, cui fa da contrappunto il problema, opposto, dell’emorragia di cervelli e talenti che vanno via con rassegnazione per la mancanza di opportunità di studio e di lavoro”.
E così adesso ci siamo, oggi il “Welcome to Cefalù” ha accolto i nuovi studenti in questa nuova importante sede, e città che li ospita, offrendo loro tante possibilità, anche di non dover abbandonare la propria terra per andare a studiare fuori. Il numero delle nuove matricole è destinato ad aumentare con il test di ammissione di novembre 2024
Grandi obiettivi
Studiare in presenza nel proprio territorio con obiettivi importanti, ambiziosi e professionali proposti da UniCamillus. “Abbiamo citato – si legge sul sito UniCamillus – opportunità, discorsi di benvenuto, aspetti fondamentali di questo grande giorno in questa nuova splendida sede. Ma ciò che più ci inorgoglisce è il sorriso degli studenti, che oggi a lezione hanno portato con sé il fuoco dell’entusiasmo di una nuova strada da percorrere, con tutto il coraggio di chi ha un sogno da realizzare. Un sogno fatto non solo di obiettivi di carriera, ma anche e soprattutto di altruismo e filantropia, per un mondo che sia davvero “migliore” di quello attuale. E qui non possono che essere perfette le parole della Prof.ssa Tavazzi, ricche di motivazione per chiunque desideri diventare medico, con le mani e col cuore: «L’Università UniCamillus, con la sua straordinaria didattica e il suo spirito umanitario, è un’opportunità unica per coloro che vogliono migliorare il benessere delle persone, ovunque esse si trovino, credendo fortemente che la salute sia un diritto universale, in nome di una società più giusta e inclusiva“.
Buon lavoro UniCamillus e ospedale “Giglio”, buon inizio ai nuovi studenti: il Santissimo Salvatore vegli su voi tutti.
AD MAIORA!
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