Auguri a tutti voi!
Oggi, festa di Ognissanti, la chiesa celebra la memoria di tutti i Santi così da essere incitati a seguire il loro esempio e sentire la loro protezione. Questa mattina, durante l’Angelus, Papa Francesco ha sottolineato quanto importante sia l’esempio dei santi che ci hanno preceduto e hanno “rilasciato” la carta d’identità del cristiano. E qual è la carta d’identità del cristiano? “Le Beatitudini. È una carta di identità nostra, – afferma il Pontefice – e anche la via della santità (cfr Esort. ap. Gaudete et exsultate, 63). Gesù ci mostra un cammino, quello dell’amore, che Lui stesso ha percorso per primo facendosi uomo, e che per noi è ad un tempo dono di Dio e nostra risposta. Dono e risposta”.
Perchè dono, e perchè risposta? Dono perchè: “come dice San Paolo, è Lui che santifica. Con la sua grazia Lui ci guarisce e ci libera da tutto ciò che ci impedisce di amare come Lui ci ama (cfr Gv 13,34), così che in noi, come diceva il Beato Carlo Acutis, ci sia sempre «meno io per lasciare spazio a Dio». Risposta perchè: “Il Padre dei cieli, infatti, ci offre la sua santità, ma non ce la impone. La semina in noi, ce ne fa sentire il gusto e vedere la bellezza, ma poi aspetta la nostra risposta. Lascia a noi la libertà di seguire le sue buone ispirazioni, di lasciarci coinvolgere dai suoi progetti, di fare nostri i suoi sentimenti (cfr Dilexit nos, 179), mettendoci, come Lui ci ha insegnato, al servizio degli altri, con una carità sempre più universale, aperta e rivolta a tutti, al mondo intero”.
Il Papa poi sposta la sua attenzione su tutti quei santi del “nostro tempo”, da San Massimiliano Maria Kolbe ad Oscar Romero, coloro che: “veneriamo sugli altari e altri, che a me piace chiamare i santi “della porta accanto”, quelli di tutti i giorni, nascosti, che portano avanti la loro vita cristiana quotidiana. Fratelli e sorelle, quanta santità nascosta c’è nella Chiesa! Riconosciamo tanti fratelli e sorelle plasmati dalle Beatitudini: poveri, miti, misericordiosi, affamati e assetati di giustizia, operatori di pace. Sono persone “piene di Dio”, incapaci di restare indifferenti ai bisogni del prossimo; sono testimoni di cammini luminosi, possibili anche per noi”.
Il Santo Padre conclude poi con delle domande che pone a tutti noi e che desideriamo riportare per riflettere attentamente: io chiedo a Dio, nella preghiera, il dono di una vita santa? Mi lascio guidare dai buoni impulsi che il suo Spirito suscita in me? E mi impegno in prima persona a praticare le Beatitudini del Vangelo, negli ambienti in cui vivo?
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