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“Un appello per tutti: la Sicilia dei pochi”, una storia che riguarda tutti

“Un appello per tutti: la Sicilia dei pochi”, una storia che riguarda tutti

Riceviamo e pubblichiamo questo appello di Matteo Orlando, da leggere attentamente.

“Non volevo fare questo post, ma nel tardo pomeriggio ho ricevuto diverse chiamate, anche da persone che vivono in alta Italia, che mi chiedevano perché non fossi presente e non fosse presente la mia testimonianza con una illustrazione fotografica alla BIT di Milano per la presentazione delle aree naturali protette della Sicilia, considerando l’età e il database naturalistico e paesaggistico che hai raccolto sulle Madonie. La mia risposta è stata chiara: non sono nessuno, non ho un titolo ma un esperienza maturata sul campo e sui libri ma mi stò specializzando, non ho conoscenze politiche, dico cose vere ma scomode! Ci ho sempre messo la faccia dal primo giorno ad ora denunciando tutto il marcio e il sistema corrotto.

Sono semplicemente un ragazzo di 23 anni che, partendo da zero, ha deciso di mettersi in gioco per far conoscere le Madonie dal punto di vista naturalistico attraverso i social, coinvolgendo milioni di persone e incrementando attraverso essi un turismo non di massa ma di nicchia, utilizzando una semplice macchina fotografica. E se non sono stato coinvolto io, nemmeno altre persone che meritano di esserlo, che hanno dedicato anni a questo lavoro. Ma, come al solito, girano sempre gli stessi nomi, quelli che spesso sponsorizzano il loro operato piuttosto che la biodiversità, oppure gli stessi enti che hanno contribuito a danneggiare la fauna e la flora delle Madonie.

Concludendo, va bene così.

Sono abituato a queste dinamiche e continuerò per la mia strada, insieme al mio pubblico che apprezza il mio impegno. Spero a breve, di fare la mia prima pubblicazione scritta-fotografica con un lavoro durato sette anni ripieno di sacrifici e impegno. Ho fatto richiesta per avere dei contributi per il mio libro incentrato sulla biodiversità delle Madonie con ben 400 pagine, ma sia gli amministratori che gli enti coinvolti mi hanno risposto che non ci sono fondi disponibili (ma ci sono per altro) e altri sono semplicemente spariti nel nulla. Non mi sento un influencer ma un divulgatore di bellezze del territorio. Tuttavia, comincio a pensare seriamente di cambiare Regione quanto prima, ma continuando con la mia passione. Questa è la Regione di chi ha il coraggio di dire le cose in faccia viene messo da parte, ma vengono premiati i tanti raccomandati”.

Matteo Orlando

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