L’amore dei bambini del “Nicola Botta” di Cefalù per Papa Francesco: una lettera che scalda il cuore

L’amore dei bambini del “Nicola Botta” di Cefalù per Papa Francesco: una lettera che scalda il cuore

Ci sono gesti che sanno arrivare dritti all’anima. Parole semplici, ma capaci di accarezzare il cuore. È ciò che hanno fatto gli alunni della classe 5ª A dell’Istituto “Nicola Botta” di Cefalù, che con la dolcezza e la purezza tipica dei bambini hanno scritto una lettera speciale a Papa Francesco.

Non una lettera qualunque, ma un messaggio colmo d’amore, nato dal cuore di chi vede nel Santo Padre una guida, un punto di riferimento. Ma soprattutto, un nonno. Un nonno che in questi giorni sta lottando contro la malattia e che ha bisogno di sentirsi amato, sostenuto, incoraggiato.

Il testo è stato letto durante l’incontro avvenuto in episcopio con il nostro vescovo, S.E.R monsignor Giuseppe Marciante, lo scorso 6 marzo 2025. Un momento di condivisione che ha acceso nei piccoli il desiderio di far arrivare al Pontefice la loro vicinanza. Così, con piccole mani che stringono la penna, i bambini hanno messo nero su bianco pensieri che fanno vibrare l’anima.

Parole che commuovono

“Caro Papa Francesco, siamo i bambini della 5ª A del plesso “Nicola Botta” di Cefalù. La maestra Loredana Valenti ci ha dato un’idea grandiosa: scriverle una lettera! La prima cosa che vorremmo chiederle è come sta, perché abbiamo saputo che sta molto male per una malattia gravissima ai polmoni. Noi preghiamo per la salute di tutti e speriamo che Dio ci ascolti.

Speriamo che Lei guarisca presto, perché ci sono ancora nel mondo milioni di cristiani perseguitati e alcuni uccisi; lo abbiamo studiato a scuola. Le maestre il 6 marzo ci hanno accompagnato in episcopio dal nostro vescovo per stare un po’ insieme e per fargli alcune domande.

Per ora la nostra “Casa Comune” sta soffrendo! Non ci deve lasciare, per favore, tutti noi speriamo che porterà la pace nel mondo ancora per molto! La Casa Comune ha ancora bisogno di lei, perché ci dona SERENITÀ e FELICITÀ, e se Lei sta male, fa intristire anche noi.

La stimiamo moltissimo, come faremo senza di Lei a insegnare alle persone che stanno rovinando il Creato, che stanno facendo del male a tutti, comprese se stesse? Stringa i denti ancora per un po’, ricordi che non è solo e la supporteremo fino alla fine. E ci raccomandiamo, non preghi solo per le altre persone, ma anche per sé stesso, perché nessuna persona buona come Lei merita di soffrire così tanto.

Le vogliamo bene!

Un abbraccio dagli alunni della classe 5ª A “Nicola Botta” di Cefalù”.

Un messaggio che scalda il cuore

Leggere queste parole è come ascoltare il battito puro e sincero di un’intera comunità di bambini, che con la loro innocenza e il loro affetto incondizionato riescono a infondere speranza. È facile immaginare quelle piccole mani stringere forte la penna, con l’emozione di chi sa di stare scrivendo qualcosa di grande.

E forse, in un letto d’ospedale, tra le preghiere e le cure, Papa Francesco troverà conforto in questa lettera. Forse il suo cuore si scalderà nel leggere che, in un angolo di mondo, dei piccoli angeli pregano per lui, lo sostengono e lo aspettano, con la certezza che il loro nonno speciale tornerà presto a sorridere.

Perché l’amore dei bambini è il più potente dei doni. E oggi, dalla Sicilia a Roma, è arrivato forte e chiaro.

Giovanni Azzara

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