La morte di Papa Francesco ha avviato tutta una serie di modifiche ai canali ufficiali vaticani. La prima, e più importante, è stata la sostituzione dell’effigie del pontefice con il classico stemma della Apostolica Sedes Vacans, ovvero la Sede Vacante.
Il sito ufficiale del Vaticano, in home, non ha più la foto di Bergoglio, ma lo stemma ‘Apostolica Sede Vacans’. Anche l’account X del Papa ha assunto la denominazione “Apostolica Sedes Vacans”. Sono procedure e riti che scandiranno i giorni fino al Conclave e alla elezione del successore di San Pietro. Il significato dello stemma della Sede Vacante affonda le proprie radici nella storia stessa della Chiesa.
Sono le chiavi di San Pietro incrociate e legate da un cordone rosso. Sopra c’è l’ombrello papale rosso e oro che sostituisce il simbolo papale della tiara e simboleggia la basilica, temporanea guida della Chiesa: rappresenta il potere temporale del Cardinale camerlengo, della Camera Apostolica e quindi, per estensione, del Sacro Collegio cardinalizio e di tutta la Chiesa cattolica romana.
Dall’inizio del XIV secolo, le due chiavi incrociate costituirono lo stemma del papato. Il campo dello scudo è generalmente rosso e il cordone è azzurro. Più spesso la chiave posizionata in banda è d’oro e quella in sbarra è argento; a volte entrambe le chiavi sono d’oro; meno spesso, entrambe argento. La chiave d’oro, che punta verso l’alto sul lato destro, indica la potenza che si estende fino al paradiso; la chiave d’argento, che deve puntare al lato sinistro, simboleggia il potere su tutti i fedeli della Terra; le due chiavi sono spesso legate da un cordone rosso, segno di unione delle due potenze; le maniglie sono rivolte verso il basso, perché sono nelle mani del Papa; i congegni puntano verso l’alto, poiché il potere di legare e di sciogliere è dato dal Cielo stesso.
Una curiosità: il primo pontefice ad utilizzare l’ombrellone fu Alessandro VI, uno dei papi rinascimentali più controversi, anche per aver riconosciuto la paternità di vari figli illegittimi, fra cui i famosi Cesare e Lucrezia Borgia, tanto che il suo cognome catalano, Roderic Llançol de Borja, italianizzato in Rodrigo Borgia, è diventato sinonimo di libertinismo e nepotismo.
Antonella Folgheretti
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