Oggi, 12 gennasio 2025, la Chiesa celebra e ricorda il Battesimo di Gesù.
Quest’ultimo, è uno degli eventi più significativi della vita di nostro Signore e si inserisce in un momento cruciale nella storia della salvezza. Sebbene Gesù fosse senza peccato e quindi non avesse bisogno del battesimo in senso stretto, il suo gesto ha un profondo significato teologico e spirituale per i cristiani di ogni epoca. Questo evento è narrato nei Vangeli di Matteo, Marco e Luca e segna l’inizio della sua vita pubblica e del suo ministero messianico.
Il contesto
Gesù si recò sulle rive del fiume Giordano, dove Giovanni Battista predicava e battezzava le persone per la remissione dei peccati. Giovanni Battista era un profeta che preparava la via per il Messia, chiamando la gente alla conversione e al pentimento. Quando Gesù si avvicinò per ricevere il battesimo, Giovanni era perplesso. Egli riconosceva la purezza e la santità di Gesù e disse: «Io ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?» (Matteo 3:14). Tuttavia, Gesù rispose che era necessario che si compisse tutta la giustizia divina: «Lascia fare ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia» (Matteo 3:15).
Il significato
Il battesimo di Gesù non è un atto di purificazione, ma un atto di obbedienza al piano divino e una manifestazione della sua piena identificazione con l’umanità. Gesù, pur essendo senza peccato, si fa solidale con i peccatori e inizia il cammino che lo condurrà alla croce, dove porterà i peccati del mondo. Con il battesimo, Gesù accetta di assumere su di sé la missione di Redentore, che comporta la sofferenza, la morte e la risurrezione.
Inoltre, il battesimo di Gesù segna l’inizio del suo ministero pubblico e l’irrompere del Regno di Dio. Questo evento dunque, è un segno della venuta del Messia, colui che porta la salvezza a tutta l’umanità. Attraverso questo gesto, Gesù “inaugura” il sacramento del battesimo che, più tardi, sarebbe stato istituito dai suoi discepoli per tutta la Chiesa, come segno di ingresso nella comunità dei salvati.
La manifestazione della Trinità
Il battesimo di Gesù è anche un momento in cui si manifesta la Trinità. Nei Vangeli si racconta che, al momento del battesimo, mentre Gesù usciva dall’acqua, «si aprirono i cieli e vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e posarsi su di lui. Ecco, una voce dal cielo disse: “Questo è il mio Figlio, l’amato: in lui mi sono compiaciuto”» (Matteo 3:16-17). In questo momento, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono chiaramente presenti e visibili: il Padre che parla, il Figlio che viene battezzato, e lo Spirito che discende come una colomba. Il battesimo diventa il segno dell’inizio della vita nuova in Cristo, della remissione dei peccati e della ricezione dello Spirito Santo. Rappresenta infine un atto di iniziazione cristiana che non solo purifica, ma anche sigilla la persona come figlio di Dio, partecipando alla morte e risurrezione di Gesù. Come affermato da San Paolo, «siamo stati sepolti con lui nel battesimo, affinché, come Cristo è risorto dai morti, così anche noi camminiamo in una vita nuova» (Romani 6:4). Questa rivelazione trinitaria è fondamentale per comprendere la natura di Dio come un’unica sostanza in tre persone distinte. L’episodio del battesimo di Gesù è pertanto uno dei momenti biblici in cui la Trinità si manifesta in modo particolare, rivelando la comunione e l’amore tra le tre persone divine.
Un momento cardine nella storia della salvezza. In conclusione: “esso non solo segna l’inizio del ministero pubblico di Gesù, ma anche l’inizio della rivelazione trinitaria e dell’istituzione del sacramento del battesimo. Gesù, pur essendo senza peccato, accetta di essere battezzato per identificarsi con l’umanità e per inaugurare il Regno di Dio. In questo evento, i cristiani trovano un modello di obbedienza e una fonte di grazia per vivere la propria vita di fede. Il battesimo di Gesù ci invita a riconoscere la presenza e l’azione di Dio nella nostra vita e a rispondere alla sua chiamata con un cuore aperto e docile”.
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