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Morte Papa Francesco, come si svolgono le esequie del pontefice

Morte Papa Francesco, come si svolgono le esequie del pontefice

Alla morte del Romano Pontefice, la Chiesa cattolica segue un insieme preciso di norme e rituali per onorare la memoria del Papa defunto e prepararsi alla successione. Queste disposizioni, raccolte in testi ufficiali come l’Ordo exsequiarum Romani Pontificis e l’Ordo rituum conclavis, guidano passo dopo passo i Cardinali nei giorni successivi al decesso.

Le esequie papali si svolgono per nove giorni consecutivi, secondo la liturgia prevista, e rappresentano un momento solenne di preghiera e raccoglimento per tutta la Chiesa. Se la sepoltura avviene nella Basilica Vaticana, viene redatto un documento autentico dal Notaio del Capitolo della Basilica o dal Canonico archivista. Inoltre, due delegati — uno del Cardinale Camerlengo e uno del Prefetto della Casa Pontificia — redigono separatamente attestati dell’avvenuta tumulazione, alla presenza delle rispettive autorità ecclesiastiche.

Nel caso in cui il Pontefice muoia fuori da Roma, spetta al Collegio dei Cardinali organizzare con cura il trasferimento del corpo nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, assicurandosi che tutto avvenga con dignità e rispetto.

Un aspetto delicato riguarda la privacy e la dignità del Papa defunto: è severamente vietato riprenderlo o registrarlo con qualsiasi mezzo, sia da vivo mentre è gravemente malato, sia dopo la morte. Eventuali fotografie post mortem sono consentite solo con il permesso del Cardinale Camerlengo, e solo se il corpo è già vestito con gli abiti pontificali.

Durante il periodo che intercorre tra la morte del Papa e l’elezione del suo successore, l’appartamento privato del defunto non può essere abitato. Infine, se il Pontefice ha lasciato un testamento personale, il suo esecutore testamentario ha il compito di gestire beni e documenti privati secondo le sue volontà, rispondendo esclusivamente al futuro Papa.

Una novità storica riguarderà Papa Francesco: sarà infatti il primo Papa defunto dal 1903 a non essere sepolto in Vaticano. Come disposto, la sua tomba sarà nella Basilica di Santa Maria Maggiore, un luogo a lui particolarmente caro, segnando una rottura con la tradizione che dal pontificato di Leone XIII — sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano — vedeva tutti i successori tumulati nella Basilica di San Pietro.

Queste norme non sono solo formalità: esprimono il profondo rispetto della Chiesa per la figura del Papa e per la sacralità del momento di transizione tra un pontificato e l’altro.

La data del funerale sarà comunicata probabilmente domani ma possibilmente tra venerdì e sabato di questa settimana.

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