Una triste pagina di cronaca!
Ieri, 17 febbraio 2025, il piccolo comune di Blufi è stato al centro dell’attenzione mediatica per un episodio di inaudita crudeltà. Un cane di piccola taglia, di nome Brian, scomparso da alcuni giorni, è stato ritrovato in condizioni strazianti: legato per le zampe e il muso, picchiato, scuoiato e infine impiccato, lasciato a una morte lenta e dolorosa.
Leggere di un atto tanto brutale suscita non solo orrore e indignazione, ma anche profonda rabbia, poiché nulla può giustificare una simile atrocità. Prendersela con una creatura indifesa è un gesto vile e disumano. Questo episodio mette chiaramente in evidenza il vile gesto di infierire la propria frustrazione verso una creatura innocente, un comportamento che riflette una profonda devianza morale e un’incapacità di affrontare i propri problemi in modo sano e civile. Tornano così alla mente le parole di Fëdor Dostoevskij ne I fratelli Karamazov: “Uomo, non vantarti della tua superiorità rispetto agli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insozzi la terra con la tua comparsa su di essa e lasci la tua orma putrida dietro di te”. Una riflessione amara, ma tristemente attuale.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di rispettare ogni forma di vita, un principio ribadito più volte dal vescovo S.E.R. monsignor Giuseppe Marciante. In una lettera del 2019, egli scriveva: “La Chiesa si interroga sulla biodiversità perché crede nella bontà di Dio, Padre creatore del cielo e della terra. Come dice il libro della Genesi, l’uomo è stato creato per coltivare e custodire la terra come un giardino. Se da una parte l’uomo trae dalla natura il suo sostentamento, dall’altra è chiamato a custodire la ricchezza della vita per consegnarla integra e feconda alle generazioni future”.
Sui social network, l’indignazione della comunità si è diffusa rapidamente. Un post apparso nel gruppo Facebook Dispersi Madonie recita: “Sono distrutta, accanirsi contro un’anima innocente è inconcepibile. Invito chiunque sappia qualcosa a denunciare, affinché chi si è macchiato di un crimine tanto atroce venga punito. Queste persone rappresentano un pericolo per la società. Invito anche il sindaco di Blufi ad attivarsi per evitare che un gesto così orribile resti impunito”. Anche l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) è intervenuta sulla vicenda, annunciando la presentazione di una denuncia contro ignoti e l’istituzione di una taglia di 1.500 euro per chi fornirà informazioni utili, sotto forma di denuncia alle autorità, per individuare e condannare i responsabili di questo crimine.
L’intera comunità intanto, si augura che il caso venga risolto al più presto e che i colpevoli ricevano una punizione esemplare, nel pieno rispetto della legge. La violenza contro gli animali è un segnale preoccupante di degrado morale e sociale, e non può essere tollerata in alcun modo.
Giovanni Azzara
Lascia un commento