Celebrazioni Agatine 2025: il vescovo Giuseppe presiede a Catania la Santa Messa “Per e con le donne vittime di violenza”

Celebrazioni Agatine 2025: il vescovo Giuseppe presiede a Catania la Santa Messa “Per e con le donne vittime di violenza”

Venerdì 31 gennaio 2025, alle ore 18, nella splendida Cattedrale di Catania, si è tenuta la Santa Messa “Per e con le donne vittime di violenza”, presieduta dal nostro vescovo S.E.R. monsignor. Giuseppe Marciante. Un momento di preghiera e riflessione, che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, autorità civili e militari, e rappresentanti delle istituzioni locali.

Monsignor Marciante ha aperto la celebrazione con un caloroso saluto all’arcivescovo di Catania, S.E.R. monsignor Luigi Renna, ringraziandolo per l’invito e per la collaborazione tra i pastori della Chiesa e le donne impegnate nella lotta contro la violenza. “Mi sento veramente a casa”, ha affermato Marciante, sottolineando l’importanza del sostegno reciproco tra le istituzioni ecclesiali e la società civile.

La Bibbia e la memoria della violenza sulle donne

Una celebrazione toccante, riflessiva e sicuramente carica di significato e speranza. Durante l’omelia, il vescovo Giuseppe ha scelto di soffermarsi su un brano del secondo libro di Samuele, la storia di Tamar, vittima di violenza riportata proprio nella Bibbia. “Ci stupiamo che la Scrittura narri tanta violenza? No, dovremmo piuttosto stupirci se tale violenza venisse censurata”, ha spiegato, evidenziando come la Bibbia non solo racconti questi drammi, ma li preservi nella memoria collettiva come denuncia e testimonianza.

“Dio, attraverso la memoria biblica, agisce così: vede il dolore delle donne, conta le loro lacrime, e nessuna di esse viene dispersa o dimenticata”, ha detto il vescovo, esortando la comunità a non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze delle donne vittime di abuso e ingiustizia. Donne che purtroppo, spesso, non riescono ad uscire fuori da questa vorticosa spirale di violenza.

Gesù e il ruolo delle donne nella sua missione

Marciante ha poi voluto sottolineare come il Vangelo testimoni la presenza attiva delle donne nella missione di Gesù. “La casa, luogo dove spesso le donne sono state segregate e allontanate dalla storia pubblica, è spesso teatro di violenza. Ma Gesù ha osato entrare nelle case e ha trovato donne coraggiose che hanno aperto la porta per far entrare la novità del Vangelo”, ha affermato, sottolineando il valore della dignità femminile e il dovere di vigilare affinché sia rispettata.

Sant’Agata e le donne vittime di violenza oggi

Il pensiero è poi andato a Sant’Agata, patrona della città, martire della fede e simbolo della lotta contro ogni abuso sulle donne. “Sant’Agata oggi ascolta le urla, guarda i volti, abbraccia i cuori delle vittime innocenti dei femminicidi”, ha dichiarato Mons. Marciante, ricordando come la violenza di genere sia ancora una piaga attuale. Citando i dati ISTAT, il vescovo ha messo in luce l’aumento delle segnalazioni di violenza sulle donne, con un incremento del 70% delle chiamate al numero antiviolenza 1522 dopo il caso di Giulia Cecchettin. Nell’ultimo anno, 113 donne sono state uccise in Italia, una ogni tre giorni, quasi tutte vittime di mariti, fidanzati o ex che non hanno accettato la fine di una relazione. In Sicilia, e in particolare a Catania, le segnalazioni al 1522 sono aumentate, dimostrando la persistente vulnerabilità della popolazione femminile. Dati che fanno davvero pensare.

“A distanza di secoli, esistono ancora tanti Decio e tanti Quinziano, ma grazie a Dio cresce il numero delle donne coraggiose che non hanno paura di denunciare i loro carnefici”, ha concluso Marciante, invitando con forza e determinazione la comunità cristiana ad essere testimone di speranza e sostegno per tutte le donne vittime di violenza.

È giunto il momento di dire basta a queste ingiustizie: non possiamo più restare indifferenti di fronte a una cronaca che continua a riportare casi di femminicidi e violenze. Le parole del vescovo Marciante risuonano come un monito e, al tempo stesso, come un messaggio di speranza. La Chiesa è al fianco di ogni donna che soffre, offrendo sostegno e conforto, ma soprattutto riaffermando con forza il suo impegno concreto nel contrastare ogni forma di abuso e nel promuovere una cultura di rispetto, dignità e giustizia.

Giovanni Azzara

Photogallery

Foto: Basilica Cattedrale Sant’Agata V.M.-Catania

Il video della celebrazione

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